Einaudi

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Sto a letto e fisso il muro. La mia vita è subito fuori dalle coperte ma mi piace guardarla muoversi. Come quando Lei scende dal letto e va in cucina a fare un caffè. Il letto a dire il vero l'ho visto poco e sempre per poche ore di fila in questi ultimi mesi ma c'è tempo per recuperare. Con la fine della settimana finirò anche l'ultima tavola dell' Insonne, consegnerò tutto a Giuseppe e pregherò perchè mi passi questo dolore alla mano che mi è saltato fuori lavorando come un pazzo per tutta l'estate. Cazzo, fra 2 mesi avrò 27 anni e me ne sento 40, prendo più pastiglie di chi ne ha 40 e se ne sente 60. Ma ho un contratto firmato sotto il cuscino: c'è scritto Einaudi-Stile Libero e ci sono la mia firma e la firma dei miei compari, scarabocchiate proprio nelle ultime due pagine. Odio la mia firma, odio la mia scrittura sbilenca e nervosa da medico della mutua.


La storia del Pool antimafia, perchè è di questo che si tratta, è una storia complessa da scrivere per Manfredi, complessa da disegnare per noi, complessa per la documentazione da acquisire... ma con un contratto firmato e delle prospettive per il proprio futuro, lo spirito con cui ci si avvicina al tavolo da disegno è leggermente differente. Senza contare che adoro disegnare questa roba e questo è fondamentale per far sì che le paranoie su come disegno restino a letto quando suona la sveglia. E ci restino fino alla conclusione delle 300 pagine previste. Con Loro a letto, le paranoie dico - che già chiamarle "loro" ti fa sembrare più paranoico di quel che già sei- è obbligatorio alzarsi, inforcare le ciabatte, barcollare fino al bagno e iniziare la giornata col sorriso. Troppo felice per smettere ora, troppo felice per dargliela vinta. Il letto può attendermi ancora un po'. Sarete ancora lì ad aspettarmi acciambellate sul cuscino stasera, come un gatto, lo so. Fino ad allora sono il Re in ciabatte, baby! E non c'è modo di togliermi questo stupido sorriso dalla faccia.


A.P.




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1 commenti:

Gianfranco Staltari ha detto...

Complimenti ragazzi!
A presto,
Gianfranco